LA STORIA
Una storia affascinante quella della famiglia Venturi, che per generazioni ha abitato il Palazzo Ducale di Minervino, ora aperto all’ospitalità come Dimora Duchessina, riprendendo il nome con cui era noto il castello nei secoli scorsi.
Dall’Ordine di Malta al Ducato
Antica e nobile famiglia di origine toscana, poi nel regno di Napoli all’epoca angioina, i Venturi passarono da Salerno alla Terra d’Otranto probabilmente nel XIV secolo in occasione del matrimonio di Giacomo con Antonia Sambiase. Per acquisto fatto dai Filomarino nel secolo XVI, i Venturi ebbero in feudo la terra di Minervino sulla quale l’antenato Giuseppe Maria, con diploma dell’11 settembre 1683, ottenne da Re Carlo II il titolo di Duca.
Oggi la famiglia è rappresentata, nel ramo Duchi di Minervino, da Ferdinando Venturi (di Gaetano), che con la moglie Maria Lucia ha ricostruito l’albero genealogico e i momenti più importanti della storia di famiglia. “Il 21 febbraio 1536 – raccontano – come concessione di Sua Maestà Imperatore Carlo V, i Venturi ebbero l’onore di mettere l’aquila reale nello stemma
Dall’Ordine di Malta al Ducato
Antica e nobile famiglia di origine toscana, poi nel regno di Napoli all’epoca angioina, i Venturi passarono da Salerno alla Terra d’Otranto probabilmente nel XIV secolo in occasione del matrimonio di Giacomo con Antonia Sambiase. Per acquisto fatto dai Filomarino nel secolo XVI, i Venturi ebbero in feudo la terra di Minervino sulla quale l’antenato Giuseppe Maria, con diploma dell’11 settembre 1683, ottenne da Re Carlo II il titolo di Duca.
Oggi la famiglia è rappresentata, nel ramo Duchi di Minervino, da Ferdinando Venturi (di Gaetano), che con la moglie Maria Lucia ha ricostruito l’albero genealogico e i momenti più importanti della storia di famiglia. “Il 21 febbraio 1536 – raccontano – come concessione di Sua Maestà Imperatore Carlo V, i Venturi ebbero l’onore di mettere l’aquila reale nello stemma
Arme: d’azzurro, alla banda di oro, caricata da tre mezzelune, montanti di rosso e accostata da due comete d’argento, una in capo e l’altra in punta.
Nel 1587 alla famiglia viene consentito di vestire l’abito dei Cavalieri di Malta e nel ‘600 ospite del Palazzo fu San Giuseppe da Copertino, che scrisse una lettera di ringraziamento al Duca”.
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